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Definizioni Tecniche

finestra. serramento avente la funzione principale di regolare la ventilazione degli ambienti interni, di controllare l'energia radiante, di consentire l'illuminazione naturale e la visibilità dello spazio esterno (ed eventualmente di quello interno).

serramento. sistema d'infissi costituito da telai, pannelli di tamponamento (trasparenti e non) e accessori che separano due ambienti. E' definito esterno quando i due ambienti hanno caratteristiche climatologiche diverse, interno se le caratteristiche sono uguali.

infissi. chiusure che hanno la funzione di proteggere l'ambiente interno dalle condizioni ambientali esterne, senza tuttavia consentire il controllo dell'illuminazione e della ventilazione degli spazi interni dell'edificio.

ferramenta. insieme degli accessori metallici, per estensione anche di materiale plastico, che servono al montaggio, al movimento e alla posa in opera del serramento.

maniglia. impugnatura dei congegni di apertura del serramento.

isolamento termico. in una casa circa il 25%25 e anche il 30%25 dell'energia può essere dispersa attraverso le finestre. Di qui l'importanza del loro isolamento termico, che dipende dal materiale dell'infisso, dalla tenuta delle guarnizioni perimetrali e dal vetro. Il parametro con il quale si indicano le capacità isolanti di una finestra è il valore U, quanto più piccolo è il valore tanto migliore sarà l'isolamento.

trasmittanza termica. è il calore che attraversa la facciata per ogni secondo e per ogni metro quadrato in assenza d'irraggiamento e con temperatura interna di 20° e temperatura esterna di 0°. Il coefficiente di trasmittanza termica (UW) indica quanta energia (calore �?refrigerazione) disperde il serramento attraverso la sua superficie. Per la sua determinazione s'inseriscono i dati relativi alle caratteristiche del serramento in un programma di calcolo opportunamente disposto così ottenendo il suo valore numerico. Il coefficiente si esprime in (W/m2K). L'entità di tale numero è direttamente proporzionale alla dispersione di calore che si ha attraverso il serramento. Più è basso il valore di (UW) più elevato è l'isolamento termico.

tenuta. le finestre sono un elemento importante delle pareti esterne e devono resistere alla pioggia battente e al carico del vento. Importante è anche la tenuta di una finestra e cioè la permeabilità all'aria, che è espressa attraverso il coefficiente di permeabilità delle fughe (valore a), quanto minore sarà il valore (a), tanto maggiore sarà la tenuta della finestra.

luce. attraverso la finestra, la luce può penetrare nelle stanze della vostra abitazione. Questo è essenziale per il vostro benessere senza finestre non c'è luce e senza luce non c'è vita. La luce ravviva gli spazi in cui vivete, donandovi quell'energia tutta naturale di cui avete bisogno, ogni giorno.

GRANDEZZE OTTICHE ED ENERGETICHE: DEFINIZIONI
TL - Trasmissione Luminosa (%25). flusso luminoso direttamente trasmesso attraverso il vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione luminosa che attraversa direttamente il vetro e quella totale incidente sul vetro stesso (rispetto all'illuminazione C a 2° e tenendo conto della curva di sensibilità fotopica dell'occhio umano).

RL ext - Riflessione Luminosa Esterna (%25). flusso luminoso riflesso dal vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione luminosa riflessa dal vetro verso l'esterno e quella totale incidente sul vetro stesso (rispetto all'illuminazione C a 2°) e tenendo conto della curva di sensibilità fotopica dell'occhio umano.

TE - Trasmissione Energetica (%25). flusso energetico direttamente trasmesso attraverso il vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione solare incidente sul vetro stesso (rispetto alla curva solare di P. Moon AM2).

AE - Assorbimento Energetico (%25). flusso energetico assorbito dal vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione solare assorbita dal vetro e la radiazione solare incidente sul vetro stesso (rispetto alla curva solare di P. Moon A M 2).

g - Fattore Solare (%25). rapporto percentuale tra la radiazione solare globalmente trasmessa dal vetro (somma della radiazione direttamente trasmessa TE e di quella assorbita e rimessa all'interno per convezione e irraggiamento nell'infrarosso termico) e la radiazione solare incidente sul vetro stesso.

U - Trasmittanza Termica (W/m2K). quantità di calore trasmessa al secondo (regime stazionario) da un metro quadrato di superficie vetrata per ogni grado di differenza di temperatura tra ambiente esterno e interno.

Rw - Indice di Attenuazione Acustica Ponderato (db). valore che definisce l'abbattimento acustico di una vetrata. E' calcolato in laboratorio sulla base di misure sperimentali di attenuazione in vari intervalli di frequenza e per confronto con una curva di riferimento prefissata.

Ra - Indice di Fedeltà dei Colori (%25). misura del grado in cui la percezione degli oggetti illuminanti da luce naturale e osservati attraverso la vetrata si conforma a quanto osservato nelle stesse condizioni ma senza l'interposizione del vetro stesso: i valori variano tra 1 e 100. Per le applicazioni del vetro piano in edilizia si definiscono ottimi tutti i valori superiori a 90 e buoni quelli compresi tra 80 e 90. L'illuminante di riferimento è il CIE D65.

PRESTAZIONI DI SICUREZZA E NORMATIVE VIGENTI
le caratteristiche di sicurezza del vetro laminato sono sostanzialmente riconducibili alla capacità, anche dopo la rottura, di trattenere i frammenti di vetro evitandone l'esposizione e il rilascio su cose o persone, e di offrire una resistenza meccanica sufficientemente a impedire l'attraversamento della lastra. Le normative vigenti consentono di quantificare e classificare le prestazioni dei prodotti laminati, differenziando le composizioni e dando modo al progettista di scegliere il prodotto che meglio si addice alla specifica applicazione usando il buon senso.

UN VETRO CHE NON FERISCE
una delle caratteristiche dei vetri di sicurezza è la capacità del vetro laminato di trattenere i frammenti e le schegge anche dopo la rottura, impedendone il distacco per effetto dell'adesione al PVB. Questa caratteristica è fondamentale poiché:
1) previene il ferimento di persone che involontariamente urtino il vetro provocandone rottura;
2) previene la caduta di frammenti pericolosi su cose o persone che si trovino nelle vicinanze della superficie vetrata. L'utilizzo di vetri laminati inseriti in un appropriato serramento, consente di garantire sicurezza a chi vive o lavora in prossimità di finestre, divisori e vetrine.

UN VETRO CHE PROTEGGE
altra caratteristica fondamentale di un vetro laminato è la resistenza allo sfondamento e alla penetrazione: la resistenza del PVB fa dei vetri laminati un'ottima barriera contro l'attraversamento, rendendone auspicabile il montaggio quando si voglia evitare il rischio di caduta nel vuoto (vetrate ai piani alti, portefinestre).
Assemblando opportunamente più lastre di vetro si arrivano a ottenere caratteristiche di resistenza agli atti vandalici (lancio di oggetti, urti con corpi contundenti), all'effrazione, e perfino all'azione delle armi da fuoco. Queste caratteristiche rendono i vetri laminati uno strumento di protezione contro azioni volontarie di terzi.

QUANDO UTILIZZARLO?
sono svariate le situazioni in cui le particolari caratteristiche delle applicazioni suggeriscono l'utilizzo del vetro laminato. Dalla protezione contro gli infortuni, alla difesa di luoghi pericolosi, dalla conservazione di oggetti di valore, alla realizzazione di coperture sicure, l'utilizzo dei vetri laminati garantisce una fruibilità serena degli ambienti e degli spazi. La UNI 7697 "Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie", è oggi il documento di riferimento in Italia che guida il progettista nella scelta del tipo di vetro da utilizzare nelle diverse applicazioni. Essa valuta per ogni tipo d'impiego �?dalla semplice finestra per serramento, fino alle vetrate per banche o edifici di detenzione �?il rischio che si presenta in caso di rottura della lastra. Sulla base di quest'ultimo la normativa in questione suggerisce la tipologia di vetro da utilizzare affinché siano rispettati i requisiti minimi di sicurezza e la tutela della salute dell'utenza nella destinazione d'uso prevista. Laddove solo l'utilizzo di vetro stratificato sia consentito, sono fissate in aggiunta le prestazioni minime del prodotto secondo le normative europee in vigore che si riferiscono alla resistenza a vari tipi di sollecitazione.

SICUREZZA CONTRO INFORTUNI UNI EN 12600
la UNI EN 12600 stabilisce le modalità di prova e classificazione secondo il "Test del pendolo" che simula l'impatto di un corpo semirigido (es. corpo umano) contro il vetro da testare. Si tratta di una prova determinante per quel che riguarda la valutazione delle proprietà tradizionalmente definite " anti-infortunio " cioè la resistenza allo sfondamento e alla caduta nel vuoto, e la capacità da parte del vetro di rompersi in maniera sicura. La normativa riguarda tutti i tipi di vetro stabilendo un unico test: secondo il tipo di resistenza e del tipo di rottura dei provini, il materiale è diversamente classificato. Le prestazioni del vetro dal punto di vista della resistenza all'impatto del pendolo, sono riassunte da una sigla composta da due numeri e una lettera. Nel caso del vetro laminato il prodotto può essere classificato di tipo 1B1, 2B2 o 3B3, in senso decrescente di prestazioni (i tre numeri rappresentano le diverse altezze di caduta del pendolo contro il provino).

RESISTENZA CONTRO L'ATTACCO MANUALE - UNI EN 356
le prestazioni di resistenza agli atti vandalici e all'effrazione sono oggi classificate secondo la normativa europea UNI EN 356. Quest'ultima prevede due tipi molto diversi di prova sul vetro che puntano simultaneamente a simulare la risposta del materiale a diversi tipi di azione internazionale. La prima prova consiste nella caduta di una sfera d'acciaio contro la lastra da altezze diverse: secondo l'altezza di caduta della sfera al cui impatto il provino resiste, è fornita una classificazione del vetro. Le classi per questo tipo di prova sono 5, dalla P 1 A alla P 5 A in ordine crescente di prestazioni. Il test punta a simulare il lancio di corpi duri o l'uso di oggetti contundenti contro il vetro a scopo vandalico. La seconda prova è il "test dell'ascia" che consiste nel sottoporre il provino a un certo numero di colpi attraverso l'azione di una macchina automatica allo scopo di aprire un varco di dimensioni prefissate. A seconda del numero di colpi di martello e ascia inflitti dalla macchina e sopportati dal provino prima del collasso, il materiale è classificato. Le classi sono 3, dalla P 6 B alla P 8 B in ordine crescente di prestazioni. SICUREZZA

ANTIPROIETTILE UNI EN 1063
La UNI EN 1063 determina la resistenza del vetro all'azione delle armi da fuoco. Sono stabilite 7 classi per le armi convenzionali (dalla BR 1 alla BR7 in ordine di resistenza crescente) e due per le armi da caccia (SG 1 e SG 2 in ordine di resistenza crescente). I test sono eseguiti attraverso l'esplosione di tre colpi ravvicinati contro il campione, utilizzando armi e proiettili differenti e predefiniti per ciascuna classe.

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